Città metropolitana di Roma Capitale
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Comune di Carpineto Romano

Messo in funzione il depuratore comunale

Con l’accensione del depuratore di questa mattina si pone fine, dopo mezzo secolo, a una delle situazioni più inquinanti, pericolose e paradossali che Carpineto Romano abbia conosciuto nella sua storia recente: a partire da lunedì 28 marzo, infatti, il depuratore in zona Pratarina non sarà più una cattedrale nel deserto bensì un’opera utile, che serve davvero al nostro territorio e ne favorirà lo sviluppo.
Un risultato raggiunto grazie al lavoro profuso dal tavolo tecnico, richiesto dal Sindaco e convocato dal Prefetto di Roma, che ha consentito al Comune dopo tre anni di uscire dalla palude in cui eravamo impantanati a causa del diniego allo scarico da parte della di Città Metropolitana di Roma Capitale. Lo stesso Prefetto di Roma che, in una nota inviata al Ministero della Transizione Ecologica, evidenziò sin da subito l’obiettiva complessità della situazione, sotto i profili sia del pericolo di danno ambientale che dei rischi connessi alla paventata inibizione dell’uso degli scarichi, e spinse affinché si percorresse la strada ritenuta complessivamente più idonea e praticabile, ovvero la realizzazione di una condotta di by-pass che superasse l’area carsica e consentisse dunque lo scarico dei reflui già depurati in corpo idrico. E così, cominciati i lavori della condotta by-pass grazie allo stanziamento di 4,5 milioni di € da parte di Acea Ato2 e firmato il verbale tecnico nel quale tutte le istituzioni coinvolte si prendono la responsabilità di dire che l’accensione è la soluzione più idonea per far fronte alla situazione emergenziale, sono maturate finalmente le condizioni per la firma dell’ordinanza sindacale.
Si ringraziano quanti, a vari livelli istituzionali e amministrativi, si sono adoperati per raggiungere l’obiettivo: il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, il Presidente di ACEA Ato 2 Claudio Cosentino, il direttore regionale Wanda D’Ercole e i funzionari del Comune di Carpineto Romano.